quali sono le migliori sciarpe primaverili
pubblicato il:05/05/2023

Un accessorio per ogni stagione: alla scoperta delle sciarpe primaverili

Alzi la mano chi non ha mai recitato almeno una volta la filastrocca sul “treno dell’anno”: «Marzo pazzerello, aprile con l’ombrello, maggio fiori e frutti… ». Sarà pur vero che ormai non esistono più le mezze stagioni, tuttavia in questi mesi che anticipano l’estate è sempre meglio attrezzarsi in vista dei repentini cambi di temperatura. In questo periodo dell’anno le sciarpe primaverili rappresentano indubbiamente un accessorio must-have.
Il motivo? Oltre a metterci al riparo dai capricci del tempo, sono un vero e proprio dettaglio di stile capace di rendere unico qualunque outfit, dal più classico al più casual. L’offerta di sciarpe primaverili tra modelli e tessuti è ampissima. Allora, come orientarsi? Ovviamente seguendo i consigli dell’Atelier della Sciarpa!

Sciarpe primaverili: i modelli che non possono assolutamente mancare nel tuo armadio

Quali sono i modelli più gettonati per le sciarpe primaverili? Sul podio salgono di diritto:

  • Il foulard
  • la pashmina
  • la stola

Spesso queste tipologie di sciarpe vengono confuse tra loro, ma presentano delle differenze sostanziali. Osserviamole da vicino!

Il foulard

Le origini del foulard sono antichissime. Le prime tracce della sua esistenza risalgono addirittura al I secolo a. C: fu inventato in Cina per poi conquistare successivamente i mercati europei. Veniva utilizzato dai contadini per proteggersi dal sole ed anche dai soldati per proteggere il viso dalla polvere che tempestava i campi di battaglia.
Sull’origine del suo nome ci sono pareri discordanti: c’è chi dice che foulard significhi semplicemente “fazzoletto di seta” e chi invece afferma che il termine derivi dal francese provenzale “foular”, verbo che sta ad indicare un processo di lavorazione tessile finalizzato a rendere il tessuto più compatto e resistente.
Tralasciando il dibattito etimologico, il foulard è diventato un emblema di charme ed eleganza a partire dagli anni ’30 del Novecento quando Hermes lanciò i suoi iconici modelli. Li abbiamo visti indossare dalle celebrità di Hollywood come Grace Kelly e Audrey Hepburn, ma anche alla queen Elizabeth, la quale indossandolo in stile babushka, ha contribuito a renderlo celebre in tutto il mondo.
Il foulard ha effettivamente la forma di un fazzoletto, in quanto viene realizzato di dimensioni quadrate. La tradizione sartoriale lo vuole di 90x90 centimetri e solitamente in seta. Questo specifico modello prende il nome di carré.
Ovviamente oggi troviamo in commercio foulard per donne di varie dimensioni e prodotti con filati diversi dalla seta, come ad esempio il misto cotone. Tra le sciarpe primaverili per donna il foulard resta decisamente uno dei modelli più acquistati, in grado di conquistare ogni generazione nonostante il passare del tempo.

La pashmina

Qual è la differenza tra foulard e pashmina? Come abbiamo visto nel paragrafo precedente il foulard è un “grande” fazzoletto quadrato, mentre la pashmina per dimensioni la potremmo accomunare ad una sciarpa.
Il termine pashmina fa riferimento al tipo di lana con cui veniva prodotta in origine, ovvero il “pashm”, la lanuggine prodotta dalla capra Tchang-ra. Questi animali indiani vivono in condizioni estreme sull’Himalaya ad oltre 4.500 metri di altitudine. La loro lana viene raccolta solo in una piccola regione detta Ladakh ed ogni capra produce appena 150 grammi di pashmina all’anno.
Il filato che si ricava è di altissima qualità: si tratta di un cachemire pregiatissimo molto più setoso rispetto al classico e caratterizzato da fibre sottilissime. L’eccellenza del prodotto è controbilanciata da prezzi non particolarmente economici, in quanto il costo per una pashmina originale parte da 300 euro.
Va detto però che attualmente in vendita si trovano pashmine di ogni tipo adatte a qualunque genere di tasca. Al posto della pregiatissima lana della capra Tchang.ra vengono prodotte utilizzando altre tipologie di cachemire, cotone, lino e filati misti.

Stola

Anche se meno comune rispetto al foulard e alla pashmina, tra le sciarpe primaverili non potevamo non citare la stola. Anche le origini di questo accessorio sono antichissime e sono legate soprattutto alla religione. Infatti, secondo la tradizione i primi a portare le stole furono i rabbini seguiti successivamente dai preti cristiani, i quali le indossano tutt’oggi per celebrare le varie funzioni.
Col tempo però il sacro ha contaminato il profano: le stole sono diventate un indumento elegante da utilizzare durante le cerimonie come coprispalle oppure a corredo di un vestito elegante. Le sue dimensioni sono sensibilmente più grandi rispetto a quelle di una normale sciarpa. In generale la sua lunghezza varia dai 160 ai 180 centimetri, mentre la larghezza dai 40 ai 50 centimetri.
Essendo un accessorio adatto a cene di galà ed eventi mondani viene prodotto solitamente con filati pregiati quali la seta e il cachemire. Insomma, un tocco di classe che non lascerà passare inosservato il tuo outfit!

Che cosa accomuna le sciarpe primaverili?

Abbiamo visto come le sciarpe primaverili possano essere declinate in modelli di diverse forme e dimensioni. Qual è però il minimo comune denominatore che le accomuna?
Pashmine, foulard e stole primaverili sono un po' lo specchio della stagione in cui vanno ad impreziosire colli e spalle di uomini e donne. Stiamo ovviamente parlando della primavera con tutti i suoi colori e la sua vivacità. Le good vibes dei mesi della fioritura rivivono anche sui tessuti attraverso nuance sgargianti e cariche di energia.
Oltre all’aspetto estetico le sciarpe primaverili trovano un punto d’incontro in termini di funzionalità. I materiali prescelti per la loro creazione sono traspiranti, morbidi e leggeri: il giusto mix per ottenere contemporaneamente protezione e freschezza!